MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna: il punto dopo le elezioni
(7:13)
I ragazzi del MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna ci raccontano cosa è accaduto dopo le elezioni Regionali.
“Salve a tutti, siamo qui sotto i palazzi della Regione Emilia Romagna dove tra qualche giorno Andrea De Franceschi e Giovanni Favia si insedieranno nel Consiglio regionale e quindi insieme a loro entreremo tutti noi in questi palazzi per cercare di capirne un po di più, per cercare di capire dove vanno a finire i soldi della politica regionale.
Oggi siamo qui per spiegarvi come sono andate realmente le cose al fine di scegliere il consigliere che avrebbe dovuto affiancare Giovanni Favia allinterno del Consiglio regionale, in questi giorni avete letto tantissime sciocchezze sui giornali e in rete per mano dei nostri detrattori che ancora stanno rosicando, si sente, vi assicuro, da qui il rumore della loro angoscia e della loro acidità di stomaco.
Vi hanno raccontato cose del tipo: i grillini sono come tutti gli altri, i grillini non rispettano il voto democratico, i grillini già litigano per le poltrone, i grillini puzzano, i grillini sono degli appestati, dagli agli untori! La realtà dei fatti è che non poteva esserci forma più democratica e più largamente condivisa di quella che abbiamo adottato noi ai fini di eleggere il secondo consigliere. Dovete sapere che Giovanni Favia era capolista a Bologna, ma anche a Modena proprio perché a Modena cerano dei dissidi interni.
La situazione a Modena (espandi | comprimi)
Ve la faccio breve: il Consigliere comunale grillino eletto lanno scorso, Ballestrazzi è molto malvisto da una parte dei grillini, ci sono quindi due fazioni a Modena, allo stesso modo gli amici di Ballestrazzi non vedono di buon occhio laltra parte di grillini che non simpatizza per il suddetta Ballestrazzi. Nella Provincia di Bologna i 9 candidati al Consiglio regionale non hanno fatto minimamente campagna elettorale per sé stessi, ciascuno di loro ha lavorato per portare più preferenze possibili a Giovanni Favia, questo perché? Il nostro obiettivo era quello di dimostrare alle male lingue che ci circondano, che il voto dato al MoVimento 5 Stelle non sarebbe stato un voto di protesta, ma sarebbe stato un voto ben medicato, mirato, dato a persone stimate che avevano fatto un ottimo lavoro nel Consiglio Comunale bolognese, 9.273 preferenze a Giovanni Favia sono un risultato incredibile, di solito raggiungibile solo dopo 15/20 anni di militanza politica.
A Modena invece i nostri amici del MoVimento 5 stelle modenese hanno scelto di fare una campagna elettorale personale, ovvero ciascun candidato si è prodigato con manifesti, pubblicità sulla rete e quantaltro a fare pubblicità per sé stesso, per la propria candidatura, questo cosa vuole dire che le preferenze sulla Provincia di Modena e sulla Provincia di Bologna, lo capite da soli, non sono minimamente paragonabili, quindi non si possono raffrontare, paragonare le 717 preferenze ottenute a Modena da Sandra Poppi con le 371 preferenze di Andrea De Franceschi ottenute a Bologna.
A questo punto di comune accordo con tutte le province, Modena compresa, abbiamo deciso di dare vita a delle primarie per scegliere il secondo consigliere, da noi chiamate secondarie ci sembrava questo il metodo più democratico e che dava spazio alla maggior partecipazione possibile, ci eravamo illusi ingenuamente che i giornali avrebbero dato eco a questa iniziativa, che se ne sarebbe parlato positivamente, quasi spiegare agli altri partiti cosa si poteva fare in situazioni come queste per non fare una scelta autoritaria le pendeva dallalto, ma per scegliere tramite la base.
In queste primarie o secondarie, avevano diritto al voto 40 persone, chi erano? Erano i 40 canditati al Consiglio regionale, quindi le persone scelte da ogni Provincia quali migliori rappresentanti, persone scelte dalla base di ogni Provincia, quindi non stiamo parlando di 40 fenomeni spocchiosi come hanno provato a dipingerli i nostri detrattori e i giornali, Sandra Poppi e Andrea De Franceschi si sono presentati a queste persone, hanno raccontato quello che hanno fatto per il MoVimento, con grande civiltà e rispetto luno per laltro, le Province potevano fare delle domande alle quali i due candidati hanno risposto serenamente e attenzione, non cerano solo i 40 elettori, lassemblea era aperta a tutti, quindi tutte le persone che sono intervenute e che hanno voluto partecipare hanno avuto la possibilità di fare una domanda o di dire semplicemente la loro.
Dopo averli ascoltati e avere dialogato serenamente con loro si è passati alla votazione, la votazione finale ha dato lesito di 31 voti per Andrea De Franceschi, 8 voti per Sandra Poppi più un astenuto, il tutto si è svolto in un ottimo clima e sfido tutti gli altri partiti a fare come noi ogni volta che dovranno prendere una decisione come questa.
Se al Signor Ballestrazzi questa cosa non è piaciuta, lui è liberissimo di arrabbiarsi e di provare un po di risentimento, è normale che in democrazia, allorché si finisce in minoranza, un po di risentimento nei confronti della maggioranza lo si può provare, soprattutto quando la maggioranza è così schiacciante, stiamo parlando dell80%, però è importante che non si dicano balle alle persone, è importante che le persone sappiano la verità, uno può anche spiegare la sua rabbia, motivarla, spiegare le sue ragioni, ma deve raccontare la verità.
Per quanto riguarda poi i giornali, cosa dire? Noi speriamo che prima o poi i giornali in Italia, in Emilia Romagna, a Bologna, inizino a lavorare veramente verso la ricerca di una verità e non per provare di vendere più copie andando dietro a uno scoop che non esiste!
Dimenticavo una cosa, Gandhi diceva: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci! Signori benvenuti nella fase tre! ” Massimo Bugani